Italian Cold War Borders. A New Research Framework on Transformation during Détente

Il PRIN Italian Cold War Borders. A New Research Framework on Transformation during Détente
coinvolge quattro università italiane (Siena, Bolzano, Trieste e Udine) e un gruppo di undici
studiosi impegnati in questa ricerca biennale, che rientra tra i programmi PRIN (Progetti di
Rilevante Interesse Nazionale). L’obiettivo è analizzare come il periodo della Détente abbia
modellato le regioni di confine italiane, con l’intento di elaborare un nuovo quadro di ricerca
esaustivo per la storia multilivello di queste aree nel contesto della Guerra Fredda.

Il progetto integra diverse prospettive all’interno di un quadro coerente di ricerca. Le quattro unità
si concentrano su diverse aree e prospettive storiche: il confine altoatesino/sudtirolese, fra Italia e
Austria, analizzato nella prospettiva delle relazioni internazionali e degli accordi intervenuti per
definire lo status della componente germanofona in un’area etnicamente mista (Università di
Bolzano); il confine italiano nord-orientale, tra Italia e Jugoslavia, in una prospettiva di storia
sociale e culturale per valutare la presenza e la percezione della minoranza slovena nel contesto
regionale (Università di Trieste); l’impatto della presenza militare in Friuli, al confine della “cortina
di ferro”, in una prospettiva di storia sociale ed economica (Università di Udine); la formazione dei
confini marittimi nel Canale di Sicilia e la sua progressiva securitizzazione, in una prospettiva di
storia militare e diplomatica (Università di Siena).

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